21 giugno, 2007

Tip: Bash, no alla history!

La shell bash mantiene nella nostra home un file chiamato .bash_history nel quale memorizza gli ultimi comandi digitati. La history può risultare molto comoda in alcuni casi ma può essere sconveniente e mantenere informazioni sulla nostra privacy in altre.

Esempio: l'utente tizio ha un account shell su un sistema remoto e non vuole che nessuno (neppure l'amministratore) venga a conoscenza dei comandi che ha eseguito su quel sistema (consideriamo l'utente in buona fede :) ). Ma i comandi sono memorizzati tutti nel file dalla history!

Per fortuna bash permette di impostare il numero dei comandi mantenuti nella history. Per farlo basta impostare la varibile d'ambiente HISTSIZE. Nel nostro caso (per eliminare proprio la history) basta impostare la HISTSIZE a zero.

11 giugno, 2007

VirtualBox, la virtualizzazione a portata di tutti?

Oggi ho fatto un po di test sulle varie soluzioni disponibili per far girare alcune applicazioni windows su linux come ad esempio Microsoft Office (in modo particolare Access) e Adobe Writer. Si lo so che esistono le alternative, ed io non sento proprio la mancanza di questi software, ma mi è stato richiesto di valutare le possibili soluzioni al problema. I nuovi documenti verranno creati utilizzando software libero ma dove lavoro vogliono essere sicuri di avere piena compatibilità con quelli esistenti. Quando si parla di applicazioni windows su linux, la prima soluzione che viene in mente è wine. Allora ho provato ad installare office 2003 sotto wine, ma l'installazione non è andata a buon fine e non c'è stato verso di farlo funzionare. Ho tentato con la versione trial di cross over ma anche qui con successo marginale. Nonostante la versione 2003 è menzionata tra quelle supportate infatti, (anche se il supporto non include Access), sia Word che Excel mi sono sembrati non molto stabili. L'unica soluzione che rimane (almeno che io sappia) è virtualizzare l'intero sistema operativo e installarci su i vari software.

A questo punto le alternative sono due: Vmware, o VirtualBox. Confesso di aver usato sempre Vmware ma visto che VirtualBox è GPL ho deciso di dargli una possibilità.

In realtà sul sito di VirtualBox è possibile scaricare solo il sorgente in GPL mentre i pacchetti binari sono sotto una licenza non libera (chissà poi perché e soprattutto perché non si trovano in giro pacchetti deb compilati dal sorgente e rilasciati sotto la GPL). In ogni modo se dovevo scegliere virtual box per la sua licenza non avrebbe avuto senso utilizzare i pacchetti precompilati e quindi ho deciso di compilarlo da me. Per fortuna la compilazione è filata liscia seguendo le istruzioni che si trovano sul sito ufficiale.

Lancio finalmente VirtualBox e mi accorgo che è effettivamente un software con grandi potenzialità. Purtroppo però ha ancora delle pecche che mi hanno riportato quasi (dico quasi perché ancora non sono del tutto convinto) a scegliere Vmware che nella versione Server è comunque gratuito (anche se non open source purtroppo):

  1. Avviando una sessione X in una macchina virtuale si hanno due puntatori del mouse che confondono molto il gatto e soprattutto l'utente.
  2. Non ho trovato le impostazioni del bios (come si hanno invece in vmware). Qui nessun fastidio per il gatto ma potrebbe essere utile all'utente.
  3. Perché per default è impostato il tasto Ctrl destro per ridare il focus alla macchina reale? Non lo sanno che molti portatili (se non tutti e compreso il mio) non hanno quel tasto? E come si imposta (se è impostabile) una alternativa? Non ho trovato una voce nei menù!
  4. Vmware offre maggiori possibilità nella configurazione della rete tra le macchine virtuali e la macchina reale.
VirtualBox è un gran bel software però per ora Vmware ha qualcosa in più!