02 novembre, 2006

ubuntu come server?

Quando tempo fa iniziai ad usare ubuntu, rimasi un po perplesso
della scelta di avere l'account di root disabilitato di default ma con
il passare del tempo mi sono abituato all'idea e l'ho trovata persino
ragionevole e comoda. Tutto fino a ieri quando mi è sorto un dubbio.
Chi ha letto i posts precedenti si sarà accorto che in questi giorni
sto smanettanto su vmware e ieri ho intallato la versione server di
edgy su una macchina virtuale. Configuro la rete ed installo un
server ssh. Quindi passo all'host e mi loggo sulla macchina virtuale.
Divento root con sudo su e mi si accende una lampadina in testa:
e se io creo il file /etc/nologin e perdo per un motivo qualsiasi la
connessione o dimentico di eliminarlo prima di sloggarmi?
Per chi non lo sapesse, creare il file nologin in etc serve per impedire
a chiunque se non root di loggarsi e lo si usa per svolgere compiti
amministrativi. Se non si ha accesso fisico al server non c'è modo
di riparare al guaio che io sappia. Inoltre, pur avendo l'accesso fisico,
non si può nemmeno fare un reboot o uno shutdown ma bisogna
spegnere in modo crudo.

Sbaglio qualcosa io o il dilemma esiste?

1 commento:

  1. Anonimo2:42 PM

    La prima cosa che faccio, non appena ho terminato di installare un sistema Ubuntu o Kubuntu, è di rendere attivo l'utente root come su qualunque altra distro.
    Non vedo particolari utilità nel non avere un utente root nel sistema, a meno che non si tratti di postazioni prettamente desktop semplici semplici (vedi il pc per il nonno o la bambina di 6 anni)...

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